Solo 3 giorni per uscire dal solito Giappone: parti da Osaka per Tottori
Se c’è un luogo in Giappone che dopo anni di viaggi è riuscito a stupirmi, quel posto è la prefettura di Tottori. Poco popolosa e poco presente nell’offerta delle agenzie di viaggi, fuori dai radar del turismo di massa, questa regione affacciata sul Mare del Giappone custodisce alcuni dei paesaggi più sorprendenti del Paese: dune di sabbia che sembrano uscite da un altro continente, antichi templi tra i boschi, e il maestoso Monte Daisen, spesso chiamato il “Monte Fuji dell’Ovest”.
Con questo itinerario di tre giorni, puoi aggiungere un segmento avventuroso e particolare al tuo viaggio. Tottori si raggiunge facilmente partendo da Osaka, tra città tranquille, natura mozzafiato e un ritmo che ti farà dimenticare il caos urbano.
Camminare sulle dune di sabbia in Giappone è davvero un’esperienza unica e stranissima. Foto di Walk of Japan
Giorno 1 – Destinazione Tottori: sabbia, vento e templi
La partenza da Osaka è semplice: puoi scegliere il treno Super Hakuto che in circa due ore e mezza ti porta direttamente a Tottori Station. È un viaggio comodo, panoramico, e se ti siedi lato finestrino puoi intravedere il verde dei monti scorrere veloce. Per chi ha più tempo o cerca un'opzione economica, c'è anche l'autobus, che impiega poco più di tre ore e mezza (io ho trovato un’offerta a soli 1000 yen per sola andata).
Arrivato a Tottori, l’impressione è subito quella di un posto lento, gentile, con un’aria che sa di mare e di montagna insieme. Il cuore dell’esperienza, però, è poco fuori città: le dune di sabbia di Tottori.
Foto di Walk of Japan
Sì, hai capito bene: dune. Alte, dorate, modellate dal vento del Mare del Giappone. Si estendono per chilometri e sembrano trasportarti in un altro mondo. Puoi camminarci a piedi nudi, lanciarti col sandboard, volare in parapendio o semplicemente sederti a guardare il sole scendere dietro le creste sabbiose. Accanto c’è anche il suggestivo Sand Museum, dove ogni anno artisti da tutto il mondo scolpiscono incredibili sculture di sabbia a tema. In estate ci sono anche i cammelli! Questo è uno dei luoghi più “assurdi” che ho visto in Giappone; certo l’area non è sconfinata e non è propriamente un vero deserto, ma il colpo d’occhio è suggestivo e se si pensa di essere vicino a Kyoto, la sensazione è veramente strana e particolare.
Le dune sono parecchio alte e inizialmente coprono la vista del Mare del Giappone. Foto di Walk of Japan
Le dune si raggiungono con il bus o in taxi, non sono distanti dal centro della città sebbene già in piena campagna.
Tornando in città, se hai voglia di templi e santuari ti consiglio una visita al Tempio Kannon-in, con il suo giardino zen che si apre come un ventaglio davanti alla sala principale. Poco distante, il Santuario Ube è uno dei più antichi della zona, immerso tra cedri e pini, un classico ambiente giapponese ricco di tradizione e tranquillità.
La giornata si chiude idealmente con un piatto di gyūkotsu ramen, un raro ramen a base di manzo, specialità tipica di Tottori oppure mangiando chikuwa, la “torta” tubolare di pesce, un ingrediente mangiato come snack o nell’oden o altre zuppe.
Pochi turisti internazionali, molti locali che si divertono in famiglia o in coppia. Foto di Walk of Japan
Giorno 2 – Verso il Monte Daisen, la vetta sacra
La mattina del secondo giorno si parte presto: da Tottori si prende un treno in direzione di Yonago, la seconda città della prefettura. Il viaggio dura poco meno di due ore, con paesaggi sempre più verdi e montuosi. Yonago sarà la tua base per l’esplorazione del Monte Daisen, una delle montagne più venerate del Giappone.
Prima di salire, puoi fare una breve sosta al Castello di Yonago, o meglio, alle sue rovine. Da lì si gode una splendida vista sulla città e sul mare, soprattutto se arrivi in primavera o autunno.
Dalla stazione di Yonago partono autobus diretti verso Daisen-ji, l’antico tempio che si trova proprio ai piedi del monte. Il tragitto dura circa cinquanta minuti e ti porta in un paesaggio sempre più silenzioso e fresco. Lì, nel piccolo villaggio ai piedi della montagna, si respira un’atmosfera spirituale: il Tempio Daisen-ji, fondato oltre 1300 anni fa, è immerso tra alberi secolari e sentieri di muschio. Non mancano cafè e ristoranti.
Villaggio sotto Daisenji. Foto di Walk of Japan
Da qui parte il trekking verso la vetta: il Misen, a 1709 metri. Il percorso è ben segnato, piuttosto impegnativo ma assolutamente accessibile con un po’ di allenamento. Si attraversano boschi di faggi, tratti rocciosi, e scorci che si aprono sul Mare del Giappone. La salita richiede circa tre ore (solo andata), ma lungo il tragitto ci sono diversi punti panoramici che valgono anche solo una camminata parziale. Attenzione al meteo: in caso di neve, il percorso diventa impegnativo e richiede attrezzatura adeguata come bastoni e scarpe chiodate, non prendere sottogamba l’esperienza. La montagna comporta sempre dei rischi soprattutto in condizione di mal tempo o percorsi innevati.
Se non hai voglia di salire fino in cima, puoi esplorare i sentieri più brevi, visitare il Centro Natura di Daisen oppure semplicemente rilassarti con un caffè caldo in uno dei rifugi.
Per la notte puoi scegliere di rimanere nella zona del monte (ci sono ryokan con onsen) oppure tornare a Yonago, dove troverai più opzioni di alloggio e ristoranti a prezzi convenienti.
Salita per il Daisenji temple. Foto di Walk of Japan
Giorno 3 – Onsen sul mare e ritorno alla città
Dopo due giorni intensi tra dune e montagne, il terzo giorno è il momento perfetto per rilassarsi. A pochi minuti da Yonago c’è Kaike Onsen, una delle stazioni termali più famose della regione, affacciata sul mare.
Immergersi in un onsen all’aperto, con il profumo salmastro del mare e le gambe ancora stanche per il trekking, è un’esperienza che non si dimentica. Devo dire che solo quest’anno mi sono abituato alla tradizione di sento e onsen, inizialmente percepivo l’acqua come troppo calda, ma forse un po’ per necessità quando in viaggio, mi sono abituato a tutta l’esperienza e ora mi manca ogni giorno qui in Italia. Se vuoi risparmiare, alcuni hotel offrono l’accesso agli onsen anche ai non ospiti, quindi è perfetto anche per una breve sosta.
Il Mare del Giappone. Foto di Walk of Japan
Prima di partire, puoi passeggiare sul lungomare, fare un giro tra i negozietti locali e magari assaggiare una pera nashi, frutto simbolo di Tottori. Trovo curioso che la produzione di frutta locale sia una delle attrazioni principali di ogni prefettura, ma in effetti è proprio squisita e simbolo di cura maniacale nelle coltivazioni. Se hai ancora tempo e curiosità, puoi fare una deviazione verso Hokuei, la cittadina dedicata a Detective Conan, con tanto di museo e statue del celebre personaggio manga.
Il rientro a Osaka può avvenire sia da Yonago che tornando a Tottori city, in treno o autobus. In entrambi i casi, è un viaggio comodo che chiude perfettamente un piccolo grande viaggio. Inoltre, Yonago è piuttosto ben collegata anche con Okayama e Kurashiki da dove si può proseguire verso Hiroshima. Se invece vuoi proseguire verso sud, puoi attraversare la bellissima prefettura di Shimane, anch’essa ricchissima di patrimonio e attività interessanti.
Il sentiero per raggiungere la cime del Mt. Daisen. Foto di Walk of Japan
Un’oasi di pace vicino al Kansai
La prefettura di Tottori è fatta di silenzi, di grandi spazi aperti e di sorprese ed è sorprendentemente vicina a Osaka, Kyoto, Nara e Kobe. È un luogo dove il Giappone si mostra in modo diverso: più lento, più intimo e con una varietà scenica unica. Questo itinerario è solo una porta d’ingresso, ma spero possa aiutarti a pianificare un viaggio in Giappone unico e originale.
A valle del Daisen, che si staglia sulla destra. Foto di Walk of Japan
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