I Santuari Più Belli del Giappone: il Kasuga Taisha di Nara

Tra lanterne di pietra e cerbiatti, c’è un luogo in Giappone che racchiude leggenda e atmosfera, è il Kasuga Taisha di Nara. Immerso in un bosco fitto e protetto, questo santuario shintoista non è solo un capolavoro architettonico: è una porta che conduce indietro nel tempo, alla scoperta della mitologia giapponese.

Cerbiatto lungo il sentiero che conduce al santuario. Foto di Walk of Japan

Un santuario imperiale nel cuore di Nara

Il Kasuga Taisha venne fondato nell’768 d.C. come santuario della potente famiglia Fujiwara, una delle dinastie più influenti della corte imperiale. In quanto santuario tutelare della casata, il suo ruolo era cruciale: qui si pregava per la prosperità della famiglia e per la protezione dell’impero stesso. Ancora oggi, la raffinatezza delle sue architetture è indice di questo ruolo.

La particolarità del Kasuga Taisha è che, secondo la tradizione shintoista, le sue strutture principali venivano ricostruite ogni vent’anni, per mantenere la purezza del luogo e la vicinanza con le divinità. Anche se questa pratica è stata sospesa, resta un una testimonianza della filosofia giapponese secondo cui ciò che è sacro deve rinnovarsi di continuo - concetto diametralmente opposto al nostro, volto alla preservazione dei beni culturali antichi.

Le mille lanterne che contengono il cammino

Camminando lungo il sentiero che porta al santuario, si attraversa un paesaggio ricco: oltre 3.000 lanterne di pietra fiancheggiano i viali, coperte da muschi verdi, alberi e ombre. Ogni lanterna è stata donata nei secoli da fedeli, aristocratici e samurai, come gesto di devozione. Due volte all’anno – durante il Setsubun Mantoro a febbraio e l’Obon Mantoro ad agosto – tutte le lanterne vengono accese contemporaneamente: un mare di luci tremolanti che avvolge il bosco in un’atmosfera fuori dal tempo. Se si visita Nara, queste due finestre temporali possono essere una buona occasione alternativa alla solita primavera.

Lanterne di pietra e alberi adornati. Foto di Walk of Japan

I piccoli santuari nel boschetto sacro

Accanto al grande Kasuga Taisha si trovano centinaia di piccoli santuari secondari disseminati tra il bosco. Ognuno custodisce una divinità locale, un kami protettore legato a mestieri, arti o elementi naturali. Camminando lungo i sentieri sterrati, il pellegrino si imbatte in minuscoli torii rossi che emergono tra le radici degli alberi secolari, in edicole nascoste accanto a corsi d’acqua o in minuscoli recinti di pietra.

Fra i più significativi:

  • Wakamiya-jinja, dedicato alle giovani divinità, con un suo festival vivacissimo (Wakamiya Onmatsuri), che si celebra da quasi 900 anni.

  • Meoto Daikokusha, un piccolo santuario popolare tra le coppie, dedicato al dio della felicità coniugale.

  • Shin-Yakushiji Hokke-do, che protegge contro le malattie e conserva una spiritualità più intima.

Questi piccoli santuari danno al visitatore la sensazione di camminare in un villaggio di spiriti, dove ogni radura o pietra può essere la dimora di un kami. Io personalmente mi sono fermato in uno dedicato allo studio per concentrarmi sull’ampliamento delle mie conoscenze.

La leggenda del cervo bianco

Uno degli aspetti più affascinanti del Kasuga Taisha è il suo legame con i cervi, famosi protagonisti del parco di Nara. Secondo la leggenda, il dio Takemikazuchi-no-mikoto, invitato dalla corte imperiale per proteggere Nara, arrivò cavalcando un cervo bianco. Da allora i cervi della città sono considerati messaggeri sacri degli dèi.

Ancora oggi, centinaia di cervi vivono liberi nel parco di Nara e nei dintorni del santuario. Non temono l’uomo, si avvicinano in cerca dei tipici shika senbei (biscotti di riso che i visitatori possono acquistare) e talvolta si inchinano lievemente, quasi a ricordare il legame antico tra divino e terreno. Incontrarli tra le lanterne e i torii rossi, nel silenzio del bosco, è un’esperienza che sembra uscita da un racconto mitologico. Ma per l’amor del cielo, ricordiamoci di avere rispetto di questi animali e trattarli bene. Ne ho viste di tutti i colori negli anni e purtroppo ci sono persone che alzano mani e piedi contro questi bellissimi animali o gettano plastica a terra che finisce poi nei loro pancini. Attenzione mi raccomando!

L’atmosfera del bosco sacro

Il Kasuga Taisha non è soltanto un santuario, ma il cuore di un ecosistema spirituale. Il santuario è avvolto dalla foresta primordiale di Kasugayama, protetta da oltre mille anni come “bosco sacro”. Qui la natura non è toccata dalla mano dell’uomo: nessun albero viene abbattuto, nessun animale viene cacciato. È un raro esempio di come lo shintoismo integri religione e ambiente, riconoscendo negli alberi millenari e nei flussi d’acqua la presenza vitale dei kami. Consiglio di perdersi nel parco lungo i sentieri meno battuti e respirare l’atmosfera del luogo.

Il rosso tipico dei santuari shintoisti spicca tra il grigio della pietra e il verde del muschio e della vegetazione. Foto di Walk of Japan

Kasuga Taisha oggi: un viaggio nello spirito del Giappone - non mero luogo turistico

Kasuga Taisha è patrimonio UNESCO e sfondo suggestivo per fotografare cervi amichevoli ma rappresenta anche un’idea di Giappone profonda, dove la spiritualità si intreccia con la bellezza naturale e l’armonia estetica. Spiace vedere però tanti turisti visitare questi luoghi di fretta e furia, magari con guide dotate di megafono o microfoni. Per questo io preferisco viaggiare da solo o al massimo in coppia per immergermi meglio nell’atmosfera autentica di questi luoghi che sono spirituali e contemplativi prima che set fotografici per i nostri social.

Rimane un luogo incantevole ed estremamente fotogenico grazie ai suoi colori, alle sue forme, le sue luci e la presenza dei cerbiattini che si mettono tranquillamente in posa, ma ricordiamoci sempre della sacralità del luogo dunque agiamo con rispetto ed educazione. Il giardino botanico qui presente è anche molto bello e colorato in base alla stagione.

Il santuario è aperto tutto l’anno ma l’area interna a pagamento può avere giorni di chiusura. Gli orari sono divisi per stagione:

da marzo a ottobre 6:30 - 17:30

da novembre a febbraio 7:00 - 17:00

Area a pagamento (700 yen) 9:00 - 16:00


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Pippo Senpai

Sono Filippo, analista software sabaudo con un amore smodato per il Giappone e la passione per le arti e la scrittura. Forse la mia anima è giapponese? O forse sono solo un nerd. Ho creato Walk of Japan per dare ordine alle mie avventure e ai miei pensieri e condividere tutto questo nel modo a me più congeniale: attraverso la comunicazione digitale e le mie competenze IT. Spero questo portale possa diventare il tuo compagno di viaggio in Giappone. Buona avventura!

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